mercoledì 16 novembre 2011

Un revolver per Hanky

Sono stato molte volte un "romantico". Quello che non sono riuscito ad afferrare, invece, è il sentimentalismo. Banalità solari lanciate a cazzo nel bel mezzo di una giornata di pioggia bastarda, quando se anche uno piange non te ne accorgi.
A proposito di strane forme sentimentali, ci sono molte cose che ricordo con piacere e sono quelle che mi riportano al romanticismo di punto in bianco; nel bel mezzo di un'influenza fastidiosa che non se ne vuole andare. Per esempio, quando vedo delle latomie piene di erbacce e alberi inselvaggiti; i paesini dela nostra provincia in un grigio pomeriggio nel bel mezzo della settimana; quando guardo attentamente le righe di zolfo della carte delle sigarette; quando la notte preparo un latte caldo sapendo perfettamente di afferrare dalla credenza una sola tazza. La mia stanza, ma solo in certe ore della giornata. A volte capita che la sola idea del natale, in pieno agosto, mi commmuova. Gli abbracci; oh si gli abbracci. Esiste una cosa più romantica e malinconica? Una sorta di fragilità in un gesto che richiede un po' di forza.
Romantico si, forse; è successo. Sentimentale mai. Come si fa ad esserlo? E' una di quelle cretinate che appartiene alla gente ostinatamente solare. Io odio la gente solare. Non c'è assolutamente nulla di felice e colorato nell'arrancare a campare. Tutta quella misericordia e tenerezza buttata solo per un principio di propensione caratteriale. Sapete chi deve essere solare? Il centralinista. Io non potrei mai esserlo.
L'obbligano ad essere simpatico, scherzoso e affidabile, anche quando uno stronzo dall'altro lato della cornetta li manda a fanculo senza pensarci due volte. Che lavoro schifoso. Io l'ho fatto. Pessimo periodo. Dovrebbero chiudere tutti questi "call center", e rinchiudere, invece, in galere sperdute nelle isole dell'oceano pacifico, tutti i dirigenti e gli impreditori del settore. Veri e propri negrieri.
E questo è tutto, gente!
il solito Hanky

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