martedì 8 novembre 2011

Nella terra dei Lotofagi

"Nella terra dei lotofagi, il sole splende e tutto va bene".
Serata pseudo solitaria e alcolica, ma non troppo. Molto tempo al bancone, molte chiacchiere. Poche conversazioni interessanti. Colpa mia, colpa vostra; poco importa.
Finisco la mia ultima birra, saluto gli amici e mi metto in macchina. Accendo una sigaretta e in radio passano "Life on mars?" di Bowie. Niente di meglio. Ogni tanto la radio aiuta.
Penso a me, alla serata, a chi ho incontrato accidentalmente. Il mio cellulare è rimasto sul divano di casa mia, quindi non ho mai saputo, durante l'intera serata, che ora fosse. Le mie unità di tempo erano scandite dalle sigarette e dalle birre. Poco male.
Più parlo, più mi accorgo che qui, in questa cittandina, la gente non si diverte, anzi. Per intavolare una discussione si parla della vita degli altri, dei segreti venuti in possesso. Alcuni carini, altri opinabili. "Meglio stare in silenzio" ho pensato, e così è stato, almeno per qualche unità di tempo. Una birra, una sigaretta.
Lei chiacchiera, io parlo, gli altri parlottano.
"Oggi Berlusconi ha pronunciato la parola dimissioni". Va bene, anche per questo era giusto bere in un giorno qualunque, di una settimana qualunque. Penso al mio romanzo. Ho tanto tempo per scriverlo, ma ogni volta butto un sacco di pagine. "E' così che funziona!"...dicono.
"Le persone preferiscono parlare della vita degli altri, piuttosto che dei successi e delle proprie sconfitte", ho pensato. Si, deve essere proprio così!
Penso ai miei amici/fratelli che in questi mesi sono lontani. Sono la mia felicità e oggi, la mia felicità, abita altrove. Lei non c'è, loro neanche. Altra birra, altra sigaretta.
"Ti voglio bene"... e non lo sente nessuno.
Finisco la birra. Un bacio sulla guancia e buonanotte.
Nella terra dei Lotofagi il mondo gira, la gente beve, e sanno più segreti loro, che io dei miei.
Il solito Hanky

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