tag:blogger.com,1999:blog-5693105866496299602024-02-20T01:29:27.656-08:00Il bicchiere di HankyAlberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.comBlogger131125tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-47687872187072832232015-05-16T20:36:00.001-07:002015-05-16T20:47:29.467-07:00A night at the pub<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh0wm3l0KAHcTyKswZSeHbf2uAWNtTODrttqn6F29o-t5SWcAltjzeLktrUtwx7biIUbw5jrL8aQwzWV5knKYvEORiGkoJYEdmeAaeEFcy0Qu0AGPE-QuQ_wDHv0lOWm92uIQXGm6tCNc/s1600/344028_orig.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgh0wm3l0KAHcTyKswZSeHbf2uAWNtTODrttqn6F29o-t5SWcAltjzeLktrUtwx7biIUbw5jrL8aQwzWV5knKYvEORiGkoJYEdmeAaeEFcy0Qu0AGPE-QuQ_wDHv0lOWm92uIQXGm6tCNc/s320/344028_orig.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi cerchi. Appena arrivi, ci sono quelli che prendono, pagano e scappano. Quelli che non sanno ancora chi sono e quelli che non sanno nemmeno cos'hanno. Ci sono i campioni senza valore e i perdenti senza valuta. Dopo il secondo tavolo, trovi quelli che lemosinano un po' di tabacco e quelli che te lo rifiutano. Quelli che tengono saldo alla mano il loro bicchiere e quelli che ti chiedono un sorso dal tuo, giusto per ottenebrarsi un po'. A metà sala, dove il pub non accenna nemmeno a curvarsi di un millimetro, ci sono quelli eleganti, con il calice in mano e che fingono di non aver bisogno di null'altro. Un metro più in là, dopo la bionda con gli zigomi bassi e la noia spalmata sui fianchi, con passo accorto, sfiori la schiena a chi non è ancora maggiorenne; l'hai capito incrociando uno sguardo di speranza. Poi, dopo tre falcate veloci, ci sono i falsi magri e gli abbandonati per scelta altrui, i single per caso e due coppie d'amanti per costrizione. Al bagno ci sta un ragazzo che fischietta De Gregori, che si distrae dall'arnesino alzando la testa e piscia pensando a cosa ha bevuto, a chi è uscito dalla sua vita contro la sua volontà, quanto salato sarà il conto e su quali labbra vorrebbe posarsi per riscatto. Percorsa tutta la sala, poggiati i piedi sulla corte, gli ultimi metri disponibili, insomma, trovi un fumatore con una faccia qualunque, seduto a un tavolo disordinato e con gli occhi serrati a metà, perché a quello di fianco sta raccontando un sogno così impossibile che non entrerebbe nemmeno nell'armadio di sua madre. E in fondo, quando la cassa è lontana di un viaggio d'andata e per ordinare un birra ti tocca sperare in un Dio qualsiasi, trovi me che t'aspettavo a faccia nascosta da una pinta di rossa; tu che non sei l'ultima in punta di lingua, che sul mento hai un neo per farti trovare, sempre, che non mi conosci, che hai avuto paura e ti nascondi e ti difendi, che forse te ne andrai, perché sei fatta così, che l'hai pensato almeno per cinque minuti o trenta secondi per volta. Che ti serve un bacio per non andartene, ma non hai il coraggio di farlo e finito di bere, vorresti che pagassi il conto di una vita intera, labbra contro labbra, a un'ora dall'alba. La nostra. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-48677841379756053302015-05-12T03:30:00.000-07:002015-05-11T18:26:23.097-07:0012 maggio 2013<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: helvetica, arial, 'lucida grande', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px;">Il 12 maggio 2013 era domenica. Poco dopo l'ora di pranzo, andai fuori a passeggiare con Teo. Sull'uscio del portone, poco prima di rientrare, piantò le zampe, fermo, immobile, lasciando che il guinzaglio s'allungasse appresso a me. Ci scambiammo lo sguardo per mezzo minuto, lui tossì e poi, stanco, socchiuse gli occhi mugugnando. Tornai indietro, indietro da lui, lo presi in braccio e gli sussurrai che l'avrei aiutato a rientrare. In casa sorseggiavano un caffè. Poi, un urlo e il pianto. Ci siamo guardati innamorati per l'ultima volta e dopo Teo non c'era più. Undici anni insieme e due senza di te. </span></div>
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: helvetica, arial, 'lucida grande', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: helvetica, arial, 'lucida grande', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px;">Mi manchi. È ed questa la mia ribellione alla statistica.</span></div>
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: helvetica, arial, 'lucida grande', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px;">
</span>
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: helvetica, arial, 'lucida grande', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJK_LoBRWQ6iNW2zHRGcQZgWIBEYtIPzCIDzje6TZz2h9sop09pmYnkcmVXZddUruRTD1XBeAcHobaT0PVdkNL2xeuPqCl2pldaRaafhj9X-OWWzRHxk9LnHjQK8CreMJ2SfK1ajfRihA/s1600/546959_373068959450824_1057253267_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJK_LoBRWQ6iNW2zHRGcQZgWIBEYtIPzCIDzje6TZz2h9sop09pmYnkcmVXZddUruRTD1XBeAcHobaT0PVdkNL2xeuPqCl2pldaRaafhj9X-OWWzRHxk9LnHjQK8CreMJ2SfK1ajfRihA/s320/546959_373068959450824_1057253267_n.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: helvetica, arial, 'lucida grande', sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19px;"><br /></span>Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-1872015000635434132015-04-30T20:04:00.004-07:002015-04-30T20:16:37.625-07:00Nel lungo addio, alla falcata di un ricordo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfy-gBA0O775JxOjkhwbWxMtZYeUB3L3bN2PlFt9pdfT88Pfw0RD-Wf8-4vGx-x61j-RA4ZKzJqLqWY5M2rQKCg_DuyXyqvNdQlxvAzzWClZ0ccPRwRnDGegJ998k3G867pm51BgIofBg/s1600/WHISKEY+AT+LAS+BRUJAS+II.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfy-gBA0O775JxOjkhwbWxMtZYeUB3L3bN2PlFt9pdfT88Pfw0RD-Wf8-4vGx-x61j-RA4ZKzJqLqWY5M2rQKCg_DuyXyqvNdQlxvAzzWClZ0ccPRwRnDGegJ998k3G867pm51BgIofBg/s1600/WHISKEY+AT+LAS+BRUJAS+II.jpg" height="254" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Rientro a tarda notte, che le ore si fanno più piccole di un'unghia. Stordito, stremato; così sono in questa notte e quelle addietro. A ogni tre passi sempre la stessa domanda: dove sei? </div>
<div style="text-align: justify;">
E nel mezzo le cose da fare, quello che vorrei diventare. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mi leggi? Dove sei? </div>
<div style="text-align: justify;">
Ci perdiamo, ci spalmiamo. «Sono una persona diversa» dici. Sono diverso anch'io, ti rispondo. Cos'altro potrei essere senza di te? </div>
<div style="text-align: justify;">
Né prima né dopo. Un passo avanti, due indietro e un salto nel vuoto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mi leggi? </div>
<div style="text-align: justify;">
Rientro a tarda ora, ogni notte. Stordito, stremato. </div>
<div style="text-align: justify;">
Così ieri e poi ancora domani e domani e domani. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dici che un aereo t'ha cambiata. Così per me. Il tuo d'andata, il mio di ritorno. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ritornare a me. </div>
<div style="text-align: justify;">
Tarda ora, notte per notte, e così in avanti, scollatomi in questa tortura che non subisci; a me tocca difendermi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Fumare. Un sigaro è solitudine. La stessa che oggi mi fa forte, che rifiuta tutti, pure l'amore e in cui mi hai costretto a vivere. </div>
<div style="text-align: justify;">
Notte, sempre più tardi, ogni sera. </div>
<div style="text-align: justify;">
È quasi l'alba. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dimmi: tu mi leggi, ancora?</div>
<div style="text-align: justify;">
Io sì e da lontano ti tengo precaria per due dita, le stesse che usavi tu e mi disegnavano occhi e labbra. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non il primo, nemmeno l'ultimo, sporcato dalle tue matite. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sei stanca, lo sono anch'io, così tanto che questo volto non è mio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma lascia che te lo chieda ancora: mi leggi?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-3933243643815857442015-04-19T19:23:00.000-07:002015-04-19T20:23:26.763-07:00Siracusa è la mia città<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzk2JXbD-pdYQYZligA6IdLBifT7LTEhKR2zAdZ4dKel2DwSrfjFJDlSFnLIhQPflPV7MSXyo4iA0WZEcwFruBHPzPC-vT2_UKc8A082zJvl7a39jazcf8_2rcK4pOemc71iZmXKm0h4k/s1600/407-04-43-29-1693.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzk2JXbD-pdYQYZligA6IdLBifT7LTEhKR2zAdZ4dKel2DwSrfjFJDlSFnLIhQPflPV7MSXyo4iA0WZEcwFruBHPzPC-vT2_UKc8A082zJvl7a39jazcf8_2rcK4pOemc71iZmXKm0h4k/s1600/407-04-43-29-1693.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
Siracusa è meglio attraversarla di notte, da soli; magari con un mezzo Toscano acceso in mano. Bisogna camminarci sopra come fachiri e respingere continuamente la sensazione di non esserne estranei. Si fa fatica ad abbracciare, in una notte sola, l'angusto e contorto intestino. Ad infilarle le dita fra i capelli scuri e sottili, in un gesto delicato che dalla nuca, piano piano, leggero sale su alla fronte aggrottata per poi scendere brusco sopra le palpebre, scivolando sul dorso regolare del naso, fino a sfiorarle le labbra.<br />
Siracusa è meglio attraversarla di notte e da soli, dicevo, perché è l'unico momento in cui i contorni, anziché perdersi, si definiscono, prendono identità e si raddrizzano secondo la fantasia di una pancia mezza piena di un bicchiere vuoto e la testa che si gode i fumi delle chiacchiere da bancone.<br />
Siracusa è meglio sfiorarla di notte e sotto inganno, sì, ma sorge sempre il dubbio che il nostro fianco sia coperto da chi è riuscito a viversela quando la si raccontava sottovoce, fra il piombo e la miseria, quando un sigaro accesso scatenava, ai nasi ortigiani, meno sdegno e un cappello sporco e una gonna pennellata di polvere e fango facevano la differenza.<br />
Siracusa è un amore nascosto, sotterraneo, che è meglio che sia di notte, così nessuno ne sarà complice e testimone.<br />
Amo Siracusa come la baiadèra di cui sei innamorato, «come si ama una donna che non t'appartiene, che non puoi avere e che altri hanno il diritto di amare più di te».<br />
È una lunga e silente camminata che se pur spezzata da qualche imbarazzo, sarà sempre un amore enorme. Una minuta ed elegante <i>gigolette</i> che ha deciso, fra tutti, che almeno per una notte sia tu il suo principe dalle scarpe rotte e la testa fasciata da una garza bagnata di sdegno e sangue.<br />
Siracusa è l'onestà travestita da brigante, con la cravatta sporca di cioccolato e che si lascia seguire da chi, come me, spalma l'odore acre e fastidioso di un Toscano alle sue spalle, lungo i ciottoli d'Ortigia e s'aggrappa e muore sotto l'acqua scura e salata che brucia gli occhi e pare scusarci, nonostante tutto, d'aver pianto per un continuo e perenne abbandono.<br />
<br />Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-11843763912273188812015-01-30T20:48:00.001-08:002015-01-30T20:48:41.243-08:00Capita mai, anche a te? <div style="text-align: center;">
E il mio amore per te ha vinto il tempo. </div>
<div style="text-align: center;">
E mi veste e mi trucca gli occhi, </div>
<div style="text-align: center;">
ogni giorno. </div>
<div style="text-align: center;">
Mi chiedo se, </div>
<div style="text-align: center;">
anche a te, </div>
<div style="text-align: center;">
capita che il petto cada sul pavimento </div>
<div style="text-align: center;">
e non ci sia giornata che il mio nome, </div>
<div style="text-align: center;">
così come il tuo per me, </div>
<div style="text-align: center;">
suoni forte, </div>
<div style="text-align: center;">
attraverso il chiasso delle cose da fare, </div>
<div style="text-align: center;">
delle persone amate da qualche minuto, </div>
<div style="text-align: center;">
oltre la crudeltà dei mesi abbandonati. </div>
<div style="text-align: center;">
Se hai pensato </div>
<div style="text-align: center;">
che la barba arricciata di un uomo mediocre </div>
<div style="text-align: center;">
sia più profumata della mia, </div>
<div style="text-align: center;">
una cosa su cui appoggiarci le labbra,</div>
<div style="text-align: center;">
una qualità in più, </div>
<div style="text-align: center;">
rispetto al ragazzo che ti ha abbracciato per anni. </div>
<div style="text-align: center;">
Se la distanza sia ancora cosa forte. </div>
<div style="text-align: center;">
Se quello che leggi di me</div>
<div style="text-align: center;">
sia abbastanza per tenerti lontana. </div>
<div style="text-align: center;">
Lontana da me. </div>
<div style="text-align: center;">
Se anche a te capita di pensarmi, </div>
<div style="text-align: center;">
così come a me succede di sognarti, </div>
<div style="text-align: center;">
di non dormire </div>
<div style="text-align: center;">
per quanto, </div>
<div style="text-align: center;">
ancora, </div>
<div style="text-align: center;">
t'amo, </div>
<div style="text-align: center;">
rendendomi ridicolo, </div>
<div style="text-align: center;">
inerte</div>
<div style="text-align: center;">
e terribilmente debole. </div>
<div style="text-align: center;">
Esposto alla gogna.</div>
<div style="text-align: center;">
Mi chiedo: a te, tutto questo, è successo?</div>
<div style="text-align: center;">
O, forse, sono io soltanto, </div>
<div style="text-align: center;">
da qua giù, </div>
<div style="text-align: center;">
basso, magro, spiantato e senza alcun consenso di fama, </div>
<div style="text-align: center;">
a essere l'unico idiota a ricordarti, </div>
<div style="text-align: center;">
bagnandomi il viso di lacrime, </div>
<div style="text-align: center;">
rischiando che sia la tua mano, </div>
<div style="text-align: center;">
la prima, </div>
<div style="text-align: center;">
a lanciare uova marce sulla mia faccia? </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigsOqMNe3wKt_wSCHdrt5eHyUFFFHfrQf5eNEfSJnUkH6NA5gZzGC2-9xvBVf46x8YbRuuxiw6xn6hqNuASpipUOQHBJ-scyf_ge14RjHhKv7SahFSBNBdw3HoGiU0iRkTgsy03munI9Q/s1600/10952934_10206483010899946_1979594829_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigsOqMNe3wKt_wSCHdrt5eHyUFFFHfrQf5eNEfSJnUkH6NA5gZzGC2-9xvBVf46x8YbRuuxiw6xn6hqNuASpipUOQHBJ-scyf_ge14RjHhKv7SahFSBNBdw3HoGiU0iRkTgsy03munI9Q/s1600/10952934_10206483010899946_1979594829_n.jpg" height="320" width="247" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-74325247897743348622015-01-19T02:05:00.002-08:002015-01-19T02:05:51.880-08:00Inviti superflui<div style="text-align: justify;">
Vorrei che tu venissi da me una sera d'inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo. Per gli stessi sentieri fatati passammo infatti tu ed io, con passi timidi, insieme andammo attraverso le foreste piene di lupi, e i medesimi genii ci spiavano dai ciuffi di muschio sospesi alle torri, tra svolazzare di corvi. Insieme, senza saperlo, di là forse guardammo entrambi verso la vita misteriosa, che ci aspettava.[...]Io chiederei "Ti ricordi?", ma tu non ricorderesti. [...] Ma tu - ora che ci penso - tu ti guarderesti intorno senza capire, ho paura, e ti fermeresti preoccupata ad esaminare una calza, mi chiederesti un'altra sigaretta, impaziente di fare ritorno. E non diresti "Che bello!", ma altre povere cose che a me non importano. Perché purtroppo sei fatta così. E non saremmo neppure per un istante felici. [...] Vorrei pure - lasciami dire - vorrei con te sottobraccio attraversare le grandi vie della città in un tramonto di novembre, quando il cielo è di puro cristallo. Quando i fantasmi della vita corrono sopra le cupole e sfiorano la gente nera, in fondo alla fossa delle strade, già colme di inquietudini. Quando memorie di età beate e nuovi presagi passano sopra la terra, lasciando dietro di se una specie di musica. [...] E non ti accorgerai quindi dei fantasmi, né dei presentimenti che passano, né ti sentirai, come me, chiamata a sorte orgogliosa. Né udresti quella specie di musica, né capiresti perché la gente ci guardi con occhi buoni. Tu penseresti al tuo povero domani e inutilmente sopra di te le statue d'oro sulle guglie alzeranno le spade agli ultimi raggi. Ed io sarei solo. E' inutile. Forse tutte queste sono sciocchezze, e tu migliore di me, non presumendo tanto dalla vita. Forse hai ragione tu e sarebbe stupido tentare. Ma almeno, questo sì almeno, vorrei rivederti. [...] Ma tu - adesso ci penso - sei troppo lontana, centinaia e centinaia di chilometri difficili a valicare. Tu sei dentro a una vita che ignoro, e gli altri uomini ti sono accanto, a cui probabilmente sorridi, come a me nei tempi passati. Ed è bastato poco tempo perché ti dimenticassi di me. Probabilmente non riesci più a ricordare il mio nome. Io sono ormai uscito da te, confuso tra le innumerevoli ombre. Eppure non so pensare che a te, e mi piace dirti queste cose.</div>
<div style="text-align: justify;">
(Inviti superflui - Dino Buzzati) </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_rIJnRVvea-L1XhFJwMIu8YeV3jGcw8GnEVCmohqHOIet7HpVNYiegMO0t5urrSRgo_X8GRcvDJL0_Afe_8ucbFgDAcRaFsbOjAJZxeIaFsCNseTGt9DcKT7ofS1m1U5Rgol5tl7b0O8/s1600/Amore-a-distanza-600x332.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_rIJnRVvea-L1XhFJwMIu8YeV3jGcw8GnEVCmohqHOIet7HpVNYiegMO0t5urrSRgo_X8GRcvDJL0_Afe_8ucbFgDAcRaFsbOjAJZxeIaFsCNseTGt9DcKT7ofS1m1U5Rgol5tl7b0O8/s1600/Amore-a-distanza-600x332.jpg" height="177" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-8617158189263146942015-01-05T19:37:00.003-08:002015-01-05T19:37:28.732-08:00Ricordati <div style="text-align: center;">
Ricordati di quello che sei stata, </div>
<div style="text-align: center;">
di me e delle pipe. </div>
<div style="text-align: center;">
Ricordati delle estati,</div>
<div style="text-align: center;">
le ultime, </div>
<div style="text-align: center;">
e ricordati di quelle passate </div>
<div style="text-align: center;">
quando eri alta meno di me</div>
<div style="text-align: center;">
e io non c'ero. </div>
<div style="text-align: center;">
Ricordati del freddo, </div>
<div style="text-align: center;">
della pioggia che hai sfidato, </div>
<div style="text-align: center;">
di me che ti riscaldavo. </div>
<div style="text-align: center;">
Ricordati di febbraio, </div>
<div style="text-align: center;">
della primavera e dei capodanni; </div>
<div style="text-align: center;">
non c'eravamo che io e te.</div>
<div style="text-align: center;">
Che altro serviva? </div>
<div style="text-align: center;">
Ricordati di quando avevi meno, </div>
<div style="text-align: center;">
dei tuoi "no" alle amiche</div>
<div style="text-align: center;">
perché io ero abbastanza</div>
<div style="text-align: center;">
e lo eri anche tu</div>
<div style="text-align: center;">
per me. </div>
<div style="text-align: center;">
Ricordati degli aerei, </div>
<div style="text-align: center;">
delle valigie colme, </div>
<div style="text-align: center;">
di me all'aeroporto, </div>
<div style="text-align: center;">
di te che m'aspettavi</div>
<div style="text-align: center;">
finalmente</div>
<div style="text-align: center;">
per un bacio nuovo. </div>
<div style="text-align: center;">
Ricordati dei bus, </div>
<div style="text-align: center;">
della nebbia nordica, </div>
<div style="text-align: center;">
di due materassi che ne facevano uno, </div>
<div style="text-align: center;">
grande. </div>
<div style="text-align: center;">
Ricordati del mio corpo</div>
<div style="text-align: center;">
e del tuo incollato al mio. </div>
<div style="text-align: center;">
Ricordati delle ore in cui abbiamo sudato.</div>
<div style="text-align: center;">
Ricordati del tuo agosto, </div>
<div style="text-align: center;">
l'ultimo, </div>
<div style="text-align: center;">
e del mio novembre. </div>
<div style="text-align: center;">
Ricordati delle lettere, </div>
<div style="text-align: center;">
della tua devozione </div>
<div style="text-align: center;">
e del mio</div>
<div style="text-align: center;">
spaventoso </div>
<div style="text-align: center;">
appartenerti. </div>
<div style="text-align: center;">
Ricordati chi sei </div>
<div style="text-align: center;">
e sei puoi, </div>
<div style="text-align: center;">
quando avrai un minuto di gioia, </div>
<div style="text-align: center;">
di tenero amore, </div>
<div style="text-align: center;">
ricordati di me. </div>
<div style="text-align: center;">
Ricorda. </div>
<div style="text-align: center;">
Ricordami</div>
<div style="text-align: center;">
anche se non sei più tu. </div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju-NbhaZchiKkoeMNjR8iL7eP4SV8nsMf4GElWT3vho0fWlaP5w1R33f369f6vvP58SUw0vxM70ZfwxpEFemJM7ZBpMKUj2XnfxsxBkMjy14aMNQhy2X9qKVal6D1lNqAC6kTRaMLNzzM/s1600/551204_261996443913886_1755040931_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju-NbhaZchiKkoeMNjR8iL7eP4SV8nsMf4GElWT3vho0fWlaP5w1R33f369f6vvP58SUw0vxM70ZfwxpEFemJM7ZBpMKUj2XnfxsxBkMjy14aMNQhy2X9qKVal6D1lNqAC6kTRaMLNzzM/s1600/551204_261996443913886_1755040931_n.jpg" height="320" width="309" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
<br />Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-9166916127589821992014-11-23T20:36:00.002-08:002014-11-23T20:36:24.760-08:00Da padre in figlio<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4ELU3DaroaOue0GVnxNXgVkm4kiRPScu8LIn3OugdQatz3pit-mcbu0rIxlhqPCDnWckI5kJzV0gcBDqRKMbuqC6jHN7qTFmoJSb8mbS98MB-zYR4hUxfOtgp-5DIeaDtUD4n3smOgPU/s1600/Like+father,+Like+son.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4ELU3DaroaOue0GVnxNXgVkm4kiRPScu8LIn3OugdQatz3pit-mcbu0rIxlhqPCDnWckI5kJzV0gcBDqRKMbuqC6jHN7qTFmoJSb8mbS98MB-zYR4hUxfOtgp-5DIeaDtUD4n3smOgPU/s1600/Like+father,+Like+son.jpg" height="213" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.3199996948242px;">«Mio padre aveva sentito dire che ai bambini faceva bene mangiare carne. Così, cinico com'era, mi ingozzò di formaggio e pesce. </span></div>
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.3199996948242px;"><div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 19.3199996948242px;">Fu poi, anni dopo, che gli altri bambini, quei pochi che abitavano la classe che frequentavo, si ammalarono gravemente; qualcuno ebbe i vermi allo stomaco e al cervello, ma i muscoli ricordo che li avevano forti, più dei miei. La cosa mi turbò molto, perché avevo braccia e gambe secche secche e pareva fossi predestinato alla leggerezza.</span><span style="line-height: 19.3199996948242px;"> </span></div>
</span><span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.3199996948242px;"><div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 19.3199996948242px;">A differenz</span><span class="text_exposed_show" style="display: inline; line-height: 19.3199996948242px;">a degli altri, mi ammalai di mio padre, e del formaggio e del pesce ne feci una questione di principio. Salute allo stato puro. Una sorta di sopravvivenza, una differenza fra me e gli altri bambini, cresciuti forti di muscoli, ma coi vermi nello stomaco e nel cervello. Non ho mai smesso di ringraziare mio padre e il suo scetticismo per avermi salvato metà anima. L'altra metà me l'ero già giocata a ramino con le donne, perdendola. </span></div>
</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #141823; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.3199996948242px;"><div style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 19.3199996948242px;">Sono sempre stato un pessimo baro.»</span></div>
</span>Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-3613583842536536932014-11-10T10:35:00.002-08:002014-11-10T10:35:38.772-08:00Come fanno i cani quando non s'annusano il culo. <div style="text-align: justify;">
Avevano chiuso. E si allontanarono di schiena, ognuno con il naso rivolto dalla parte opposta, perché non sentissero neppure il loro odore; e quello fu il non amarsi più, un gesto muto, estremo. Una negazione d'identità, come fanno i cani quando non s'annusano il culo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhterF2f2H5EJmgBh-AZxpvHlNwTEJ9wkeZ5xtiBRulqJuWDD2uomG8_PGtd5R84jOlPcUpnkLDJ7CFBBcdncEVaqiUuGSKFRLr1eCnCr9bKuwxXUw_Cr3_QybOzn_z3WCtA6xc2x-Nz_g/s1600/notinlove_big.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhterF2f2H5EJmgBh-AZxpvHlNwTEJ9wkeZ5xtiBRulqJuWDD2uomG8_PGtd5R84jOlPcUpnkLDJ7CFBBcdncEVaqiUuGSKFRLr1eCnCr9bKuwxXUw_Cr3_QybOzn_z3WCtA6xc2x-Nz_g/s1600/notinlove_big.jpg" height="327" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-36573024953387329392014-10-18T19:32:00.001-07:002014-10-18T19:39:36.819-07:00La buonanotte di Hanky<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKKT_YURfG2YCJrry_tzPTezqnUDf2XRVshJq0XlcvYbb4J_YoPhcjf7vJZKcY54PA7bqMtLlV4dqCwtLWKUL4aq-ULaIZIp1-gJnQvwlnPhBnfzPRKfDWMrhjN4S2dkAFojHJE2nyd6Q/s1600/Enjoying+Night.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKKT_YURfG2YCJrry_tzPTezqnUDf2XRVshJq0XlcvYbb4J_YoPhcjf7vJZKcY54PA7bqMtLlV4dqCwtLWKUL4aq-ULaIZIp1-gJnQvwlnPhBnfzPRKfDWMrhjN4S2dkAFojHJE2nyd6Q/s1600/Enjoying+Night.jpg" height="320" width="265" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.3199996948242px;">Capita che certe notizie precipitino nella vita come bombe atomiche, distruggendo il creato intero. Altre, invece, sembrano essere lunghe pennellate di colori pastello e hanno il profumo di verbi coniugati al futuro. Spesso, entrambe, sono distribuite in un lasso di tempo piuttosto lungo; anni di provvisorio e incerto bilancio. A me è capitato, quest'anno e per la prima volta, che tutto arrivasse quasi contemporaneamente. Mi sento spiazzato, distorto, ebbro. E quindi, la buon</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #141823; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 19.3199996948242px;">anotte che vengo a darvi è insolita, mescolata, ma non confusa. Il mio augurio di un «Ben fatto!» per il prossimo anno arriva oggi. Buoni propositi per il 2015 con qualche mese in anticipo, in un ottobre caldo, zanzaroso e infinitamente felice. Buonanotte a chi se n'è andato e ha lasciato orme indelebili oltre l'uscio, a chi è rimasto, nonostante tutto, e a chi è appena arrivato, in questo giro di anime continuo, perpetuo. Inevitabile.</span></div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-19337040102067681232014-09-30T15:07:00.000-07:002014-09-30T15:11:17.548-07:00Happiness is a warm gun<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21px;">«Leggendo questa storia si potrebbe pensare "è magia!". Ma innamorarsi è un atto di magia, così come scrivere. A proposito de Il giovane Holden hanno detto "Un tale miracolo narrativo deve ancora ripetersi. La creazione di un essere umano con carta, inchiostro, stampa e immaginazione". Io non sono J.D. Saliger ma sono testimone di un rarissimo miracolo. Come potrà dirvi ogni scrittore, nella condizione più felice e fortunata le parole non sgorgano da noi, ma attraverso noi. Lei mi si è presentata da sola, io ho solo avuto la fortuna di poterla descrivere.» (dal film Ruby Sparks) </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21px;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjy7IcOLQoMWx3InfBW7K4_8dijJbO4mqOYQzIQeSODVC-V37eDDMHLbcyGjcPMNWrOKK6XC2mo-4uKs8-l8jGNhxoC-YyM2KtX9hpDOQ4vonMYOBoUQSm8OfPbFcsqwvezMEEK0RKUro/s1600/tumblr_n5x70p47rW1tcxrwto1_1280.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjy7IcOLQoMWx3InfBW7K4_8dijJbO4mqOYQzIQeSODVC-V37eDDMHLbcyGjcPMNWrOKK6XC2mo-4uKs8-l8jGNhxoC-YyM2KtX9hpDOQ4vonMYOBoUQSm8OfPbFcsqwvezMEEK0RKUro/s1600/tumblr_n5x70p47rW1tcxrwto1_1280.jpg" height="225" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: 14px; line-height: 21px;"><br /></span></div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-20317355566694237442014-09-23T16:18:00.001-07:002014-09-23T19:50:29.705-07:00Ancora una notte<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig_0cHkmZKSOjf6g3XxarhKqcEzjk4xy71ULsCDDOZBGF7zd689w0WeQxz9iI_jJhWGFQbxvfXbj1Df2QAG7iOQbQShclQppxbLREDrXVmrv8CvLHWAsjYyNrXG9IhDXu6Ai9YjIdhJzc/s1600/1_905.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig_0cHkmZKSOjf6g3XxarhKqcEzjk4xy71ULsCDDOZBGF7zd689w0WeQxz9iI_jJhWGFQbxvfXbj1Df2QAG7iOQbQShclQppxbLREDrXVmrv8CvLHWAsjYyNrXG9IhDXu6Ai9YjIdhJzc/s1600/1_905.JPG" height="223" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Pare Balzac dicesse: «<span style="background-color: white; line-height: 24px; text-align: justify;">Una notte d'amore è un libro letto in meno». Vero, verissimo. Ma cos'è, allora, una notte senza l'amore? Un libro letto in più? Non credo. E poi, se l'amore è asimmetrico, sbilenco su una sola corsia (e mai quella di sorpasso) il nero delle ore piccole è l'angoscia di un pensiero che ti trapana così tanto il cervello da giorni da farti restare immobile, impaurito al pensiero di poter sognare? Sognare proprio l'asimmetria? Quella nausea che ti butta a terra e non ti fa più andare avanti? Che non ti da la voglia neanche di addormentarti nonostante la stanchezza lunga una stagione?</span></span></div>
<span style="background-color: white; line-height: 24px; text-align: justify;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">No, sotto deve esserci dell'altro. </span></span><br />
<span style="background-color: white; line-height: 24px; text-align: justify;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Di certo è che una notte non d'amore è un libro scritto in più. Almeno per me. Ma vorrei che la mia schiena dolesse, ricurva sulla scrivania, per una dolce lettera d'amore. Una di quelle che ero solito scrivere. Una di quelle che vorrei scrivere anche adesso ma che non avrebbero più destinatario. </span></span><br />
<span style="background-color: white; line-height: 24px; text-align: justify;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Sentirsi monchi, invalidi. </span></span><br />
<span style="background-color: white; line-height: 24px; text-align: justify;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Una cosa però l'ho capita: tempo fa, quando la mia immagine era più spigolosa di adesso, il buio faceva meno paura quando ero "due". </span></span><br />
<span style="background-color: white; line-height: 24px; text-align: justify;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Due.</span></span><br />
<span style="background-color: white; line-height: 24px; text-align: justify;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ancora una notte, questa, con i Beatles che risuonano in cuffia e la stanza che puzza di cadavere morto di paura. </span></span><br />
<span style="background-color: white; line-height: 24px; text-align: justify;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">E questo è tutto, gente!</span></span><br />
<span style="background-color: white; line-height: 24px; text-align: justify;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; line-height: 24px; text-align: justify;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Hanky</span></span><br />
<span style="background-color: white; line-height: 24px; text-align: justify;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/S09F5MejfBE?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe><br />
<br />
<div>
<span style="background-color: white; font-family: Arial; line-height: 24px; text-align: justify;"><br /></span></div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-57463249985260038452014-09-22T18:36:00.002-07:002014-09-22T18:59:50.563-07:00Riprendere Berlino.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjhU3TN7LZWN3J9tHFi-KQ0S5-23WVt7sumIU1hvSndSjq9uUX2vGxkJ0cY8dDrHKYEqZ1UGEGM4dUAPvEYbBuVsAC0fu1uZdJ_Y9E6sSID7WEvLWtgbRfuJZSpgncoMTH9QhIgis0GPE/s1600/pencil_drawing_of_little_boy_alone_by_blkbeat-d61hew3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjhU3TN7LZWN3J9tHFi-KQ0S5-23WVt7sumIU1hvSndSjq9uUX2vGxkJ0cY8dDrHKYEqZ1UGEGM4dUAPvEYbBuVsAC0fu1uZdJ_Y9E6sSID7WEvLWtgbRfuJZSpgncoMTH9QhIgis0GPE/s1600/pencil_drawing_of_little_boy_alone_by_blkbeat-d61hew3.jpg" height="320" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ti sei chiesto come sarebbe stato riaprire la porta di casa dopo tanti mesi. Se avessi sentito un vento caldo alle spalle o un rivolo d'acqua gelata lungo la schiena. Hai pensato già al clima rigido e la tua mano non si è mai fermata di zigzagare sui fogli immacolati. </div>
<div style="text-align: justify;">
T'eri scordato di respirare, poi te lo sei imposto. Ora hai un polmone buono e uno in attesa d'ossigeno. Quando hai afferrato la valigia e hai sentito le piccole ruote rimbombare prima dell'uscita, ti sei chiesto cosa fosse rimasto a terra prima della partenza. </div>
<div style="text-align: justify;">
Hai fatto una piccola carrellata di tutti i volti che hai sfiorato, guardato, incrociato. Per un attimo, solo un attimo, quando ti sei specchiato involontariamente sul finestrino unto del bus, hai sovrapposto i tuoi occhi al ricordo delle lacrime asciugate. Poi hai sentito il gorgoglio del mare africano, un ricordo sudato, e hai tirato un sospiro di sollievo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non hai ancora raggiunto casa, ma stai già cercando le chiavi, soffocate, ingarbugliate sotto a un ammasso confuso di oggetti e oggettini. Le hai sentite suonare. «Eccole!» hai detto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Adesso hai sete; ce l'hai spesso quando affronti il lungo cammino del ritorno. </div>
<div style="text-align: justify;">
Hai guardato per due volte attraverso il vetro sudicio. Fuori, hai pensato, tutte le nuove opportunità che devono ancora palesarsi; dentro, invece, portavi quello che era già successo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per un piccolissimo secondo hai pensato al blu, all'odore di zucchero del nord-europa e a quello che avevi addosso dopo aver fatto l'amore. Subito una vampata di calore al petto, le mani sudate, poi la sensazione piacevole, forse obbligata, d'aver poggiato la testa sul cuscino. Le vacanze fuori porta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Hai sospirato. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ormai mancano poche fermate. </div>
<div style="text-align: justify;">
Davanti una libreria a sconti e l'ultimo tratto di strada. </div>
<div style="text-align: justify;">
Hai ricontrollato se le chiavi fossero proprio lì dove le avevi lasciate. Hai ripensato a cosa tu possa aver dimenticato prima del distacco da terra. Hai focalizzato in mente la tua scrivania, il letto stretto, ma di colpo ti sei distratto, hai guardato le foto sul muro, hai pensato al Natale e la tua concentrazione se n'è andata a farsi benedire. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ultima fermata. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ne hai passate tante per arrivare fino a lì. All'inizio ti sei chiesto se la strada fosse quella giusta, se il bus fosse quello su cui eri sempre salito. «Ma sì, è questo», ti sei detto per rassicurati. Del resto, ormai non aveva più senso arrovellartici, anche perché casa era vicina. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il bus ha frenato di colpo, poi sfiatato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si sono aperte le porte. </div>
<div style="text-align: justify;">
Alle narici ti è arrivato l'odore della tua strada. </div>
<div style="text-align: justify;">
L'hai riconosciuto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sei vicino. </div>
<div style="text-align: justify;">
Hai sfiatato pure tu e poi hai sbuffato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con forza hai tirato giù la valigia e di nuovo hai ascoltato infastidito le rotelline litigare contro il marciapiede. </div>
<div style="text-align: justify;">
Portone aperto, ascensore preso e sei arrivato alla porta. </div>
<div style="text-align: justify;">
Hai cercato ancora una volta la chiave giusta. L'hai scelta. Gli hai fatto fare mezzo giro. </div>
<div style="text-align: justify;">
Hai sentito qualcuno entusiasta salutarti. Non ti vedeva da molto tempo. </div>
<div style="text-align: justify;">
T'ha chiesto subito come fosse andata, mentre tu correvi verso la tua stanza. </div>
<div style="text-align: justify;">
«Bene - hai risposto - Ho un sacco di cose da raccontarti. Una follia dietro l'altra.» </div>
<div style="text-align: justify;">
Poi ti sei fermato. Hai sbuffato un'altra volta. </div>
<div style="text-align: justify;">
Hai bloccato il respiro e ti sei chiesto ancora: «Cos'è che ho lasciato prima di staccarmi da terra?».</div>
<div style="text-align: justify;">
Hai portato una mano alla fronte. Inaspettata, una goccia salata t'è colata dall'angolo di un occhio, fino al bordo delle labbra. Hai finalmente capito cosa fosse, ma ti sei detto «Troppo tardi!» e ti sei ripromesso di non domandartelo più. </div>
<div style="text-align: justify;">
Abiti sparsi sul letto. Hai guardato un'ultima volta quella foto. Poi l'hai cestinata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Valigia vuota e vita nuova che inizia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per te, uomo-razzo, era arrivato il momento di riprendere Berlino.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/-LX7WrHCaUA?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
</div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-13182400477548145372014-09-20T18:45:00.000-07:002014-09-20T19:40:19.936-07:00Addio, mia cara estate<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrTN2JpgTUDyKtghIMPZ1l4hIofDTYB5Zvb5DEttxSE5-ovaDJvdHup8CDUSdxR573DcpZ9JLjwMD9e0YADhm5cfGvRCEQeSPjyLs3YAdAeBcihrslCV8_RXkjai7NoNCB7Ft9H2zaydE/s1600/rain_day_bowler_hat.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrTN2JpgTUDyKtghIMPZ1l4hIofDTYB5Zvb5DEttxSE5-ovaDJvdHup8CDUSdxR573DcpZ9JLjwMD9e0YADhm5cfGvRCEQeSPjyLs3YAdAeBcihrslCV8_RXkjai7NoNCB7Ft9H2zaydE/s1600/rain_day_bowler_hat.jpg" height="320" width="160" /></a>Torno a casa stanco. Provato. Non è stato un periodo facile.<br />
Nelle giornate lunghe e d'isolamento ho scritto molto e letto spesso Montale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il mondo che abitavo si è spopolato. Qualcuno è arrivato. Pochi sono rimasti.<br />
Mi ricordo il mio primo compleanno con le valigie in mano, qualche anno fa, e un volto nuovo che mi stava aspettando. Pioveva, ero contento. Ricordo pure il mio sorriso in una foto scattata sul bus.<br />
Non ho mai avuto compleanni felici che non portassero pioggia. Così sarà anche in futuro.<br />
L'estate non è mai stata la mia stagione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho visto gente passeggiare in tranquillità con i miei affetti stretti fra le mani. Si son lasciati possedere. Poco male. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il medico m'ha detto che guarirò, anche se sanguino ancora. </div>
<div style="text-align: justify;">
Di quelli che hanno provato a spararmi al petto mi dimenticherò. Saranno ammassati come robe vecchie sopra la pila di panni sgualciti, strappati. Per indossarli ancora ho fatto il possibile, ma m'è toccato girare nudo. Deriso, umiliato, imbruttito.</div>
<div style="text-align: justify;">
Così si chiude questa notte, che è l'estate intera, fra l'immagine feroce di corpi nudi che ogni notte mi strazia e mi fa piangere, l'eco di un insulto lontano e i miei incubi terrificanti. La chiazza di sudore sul mio cuscino che ritrovo puntuale al mattino si trasformerà nelle lacrime di chi ha fatto di me un'isola su cui farsi una vacanza; spero, dopo tutto, che sia stata piacevole. Una notte d'amore sbagliata. Giusto il tempo di una di quelle follie che capitano solo in estate. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ho buttato via tutto. Amen.<br />
Sono un'isola deserta e inaccessibile, adesso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho scritto l'ultima buonanotte indossando una vecchia giacca. Si perderà nelle notti nuove di chi può farne a meno, perché altri auguri di dolci sogni hanno riempito il vuoto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dovrò dimenticare i volti abbronzati di una stagione che non ho vissuto. Una stagione finalmente finita. Verrà domani l'autunno e tenderò l'orecchio alle foglie morte, osservando i rami secchi di un albero che nudo aspetterà di nuovo il verde. Vorrei essere quell'albero, ma superata l'afa, il respiro che mi è mancato per mesi, mi tocca adesso indossare un cappotto robusto per affrontare le forti piogge che cadranno. E non mancheranno nemmeno pugni forti allo stomaco.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vi siete innamorati di nuovo. Siete stati al caldo di braccia amiche. Avete goduto delle carezze di nuove passioni. Vi siete scoperti diversi, nudi al sole, sotto una cascata gelata. Vi hanno fotografato appagati. Vi siete dimenticati delle storture. Avete scavalcato fieri il cadavere di qualcuno che conoscevate. Vi vedo ancora passeggiare con i miei brandelli di carne fra le mani. Salme sparse in un tempo passato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Verrà il tempo per guardare vecchi volti. Per voi e per me. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Adesso non mi rimane altro che osservare la mia vecchia faccia tracciata a matita per una conquista, digerire saliva e sangue e avere la forza di non piangere più dal petto. </div>
<div style="text-align: justify;">
E prima di dirti addio, mia cara estate, lascio che tu goda, per l'ultima volta, di un saluto senza ritorno che sia degno di nota.<br />
<br />
<h3 class="posttitle" style="background-color: white; margin: 12px 0px 5px; padding: 2px 0px 2px 5px; text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: Times, Times New Roman, serif; font-size: small; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;"><a href="http://nostripensieri.altervista.org/wordpress/?p=4310" rel="bookmark" style="margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none;" title="Permanent Link to Casa sul mare"><span style="color: black;">Casa sul mare</span></a> (Montale) </span></h3>
<div class="entry" style="background-color: white; margin: 0px 0px 5px; padding: 0px;">
<div style="margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">ll viaggio finisce qui:</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">nelle cure meschine che dividono</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">l’anima che non sa più dare un grido.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ora I minuti sono eguali e fissi</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">come I giri di ruota della pompa.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Un giro: un salir d’acqua che rimbomba.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Un altro, altr’acqua, a tratti un cigolio.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il viaggio finisce a questa spiaggia</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">che tentano gli assidui e lenti flussi.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Nulla disvela se non pigri fumi</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">la marina che tramano di conche</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">I soffi leni: ed è raro che appaia</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">nella bonaccia muta</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">tra l’isole dell’aria migrabonde</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">la Corsica dorsuta o la Capraia.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Tu chiedi se così tutto vanisce</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">in questa poca nebbia di memorie;</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">se nell’ora che torpe o nel sospiro</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">del frangente si compie ogni destino.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Vorrei dirti che no, che ti s’appressa</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">l’ora che passerai di là dal tempo;</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">forse solo chi vuole s’infinita,</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">e questo tu potrai, chissà, non io.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Penso che per i più non sia salvezza,</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">ma taluno sovverta ogni disegno,</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">passi il varco, qual volle si ritrovi.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Vorrei prima di cedere segnarti</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">codesta via di fuga</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">labile come nei sommossi campi</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">del mare spuma o ruga.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Ti dono anche l’avara mia speranza.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">A’ nuovi giorni, stanco, non so crescerla:</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">l’offro in pegno al tuo fato, che ti scampi.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; padding: 0px 0px 0px 10px;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il cammino finisce a queste prode</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">che rode la marea col moto alterno.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Il tuo cuore vicino che non m’ode</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">salpa già forse per l’eterno.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Adesso sì, addio. </span></div>
</div>
</div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-39651180688050826992014-09-11T13:25:00.000-07:002014-09-12T11:16:01.448-07:00Verresti?<blockquote class="long" style="background-color: white; border: none; color: #333333; font-family: Georgia, Times, serif; font-size: 15px; line-height: 1.3; margin: 0px; padding: 0px 5px 0px 0px; word-break: break-word;">
<div style="text-align: justify;">
Vorrei portarti con me.</div>
<div style="text-align: justify;">
Resisteresti poco, al freddo senza l’afa estiva. Ma sarebbe un’esperienza diversa, no? Poi ti riporterei indietro, come è giusto che sia. Ma per un po’ ti porterei con me. Ti racconterei le cose che non avrò il tempo di finire di dirti. Solo per quello, per trovare il modo che duri di più. Ti farei guardare il mare freddo, così apprezzeresti il tuo. Ti farei una foto e la lascerei nel cassetto, per le volte che avrò voglia di guardarti con i capelli scompigliati e il sorriso accennato. Mangeremo e dormiremo poco, perché non ci sarebbe il tempo; tutto quello che vorresti cercherei di dartelo. Ti farei esprimere un desiderio e lo esaudirei. Solo uno, perché tre non sarei capace. Ti farei almeno un paio di domande scomode, perché così ti fideresti di me; perché così, se ti telefonassi almeno una volta, sussulteresti un pochino e quando deciderai di andare via, ci sarà almeno una volta in cui vorrai tornare. Vorrei che ti fossi innamorata di me, per chiedermi di restare. Ma forse tu impieghi tanto per innamorarti, e allora è per questo che vorrei portarti con me. Per farti innamorare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Verresti?</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono un pessimo romantico, lo ammetto. È per questo che non sono riuscito a farti innamorare. Lo so che è così. Ho immaginato che potessi bastare io, con i miei modi normali e l’aria spavalda. Fintamente sicura. E del tempo, per spiegarti quello che manca, per farti vedere che ne sarebbe valsa la pena, alla fine. Ho provato, che dire, a farmi scegliere. Ho sperato. Dovevo. Era una possibilità, capisci? Come fare a metterla via, a dimenticarla? Forse aspettando, forse non era il momento. Forse io e te abbiamo un altro tempo. Sono sicuro che con qualche giorno in più, ora in più, ti avrei portato via con me. È l’idea che almeno una volta succeda, no? Hai presente? Quell’idea invasiva e sotterranea che si inabissa o si palesa e lo fa una volta sola per tutte e se l’avverti non puoi far finta di niente se hai un po’ di senno. Come un sibilo fluttuante e sinuoso. A me è successo questo: non sono riuscito a fare finta di niente. Non volevo, in fondo. Non potevo far altro che cercare di portarti con me, dal profondo. Per egoismo quasi, per farmi stare bene. Anche se sapevo di non potere. Anche se era rischioso. Anche se tu non vuoi. Anche se, infine, la tua felicità non dipende da me. E non posso fare a meno di chiedertelo di nuovo. Solo per essere sicuro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Verresti? </div>
</blockquote>
<div class="source" style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', HelveticaNeue, Arial, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 21px; margin: 10px 0px 0px; padding-left: 25px; position: relative;">
<div style="text-align: justify;">
Italo Calvino </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcxCdxQtw9tHYcQ7Zn3N9qU9jaEnWCkoxMcVbPTazS-Kxhdeq47ELy977nemdGeYYbTCUYdTkRhk0NV4C9qywg3qyz7-iqHhKRv1kvKGynjhc_pkzhS-2DLS2taN0MpbjsYDXhZNUK8f4/s1600/Mueller_PairOfLovers1919.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcxCdxQtw9tHYcQ7Zn3N9qU9jaEnWCkoxMcVbPTazS-Kxhdeq47ELy977nemdGeYYbTCUYdTkRhk0NV4C9qywg3qyz7-iqHhKRv1kvKGynjhc_pkzhS-2DLS2taN0MpbjsYDXhZNUK8f4/s1600/Mueller_PairOfLovers1919.jpg" height="320" width="247" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-47430429130820252042014-09-05T19:30:00.001-07:002014-09-05T19:54:59.733-07:00L'abbandono di Hanky<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi87MepVnRL5PIgxYJEtDLu_d_P27DKr6YmxIiFmXS2-30jHopuMNV7VihYP25Aq2aClYlcReptg_tFoURGziuubvYOH7LWK0A-gAao9G9rMeU7tnPFzeg4C55M_NhK_Ps5n1A67jJd5X4/s1600/cornish_man449.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi87MepVnRL5PIgxYJEtDLu_d_P27DKr6YmxIiFmXS2-30jHopuMNV7VihYP25Aq2aClYlcReptg_tFoURGziuubvYOH7LWK0A-gAao9G9rMeU7tnPFzeg4C55M_NhK_Ps5n1A67jJd5X4/s1600/cornish_man449.jpg" height="238" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
I mutamenti, molto spesso, sono cosa buona. A me, per esempio, m'è spuntata un filino di pancetta da birra. Mai avuta. «Orrenda» direte voi e invece no.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi spiego. </div>
<div style="text-align: justify;">
Stasera ho trascorso più della metà della giornata appresso ad anime splendide. Ho fatto, quasi alla rovescia, il percorso di Hanky: dal ritorno a casa, fino all'osteria. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ho raccontato, da buon giullare quale ho scoperto di essere, il rumore di certi passi fatti durante questi trent'anni (o quasi). Da Parigi a Londra; da Dublino a Catania. Ho sentito il calore di una mano su una coscia, lo sguardo lucido di chi mi stava davanti e il calore di un risata uscita calda da labbra accanto alle mie. Poi giù, una discesa rapida sulle disavventure passate. La promessa di un anno da trascorrere insieme e il singhiozzo di un via vai tra nord e sud. </div>
<div style="text-align: justify;">
Bicchieri vuoti, bicchieri pieni e così via. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ricordando la mia, ormai, vissuta e rivissuta solitudine, davanti alla vetrina del negozio di un fotografo, m'è sembrato che certe bugie, il menefreghismo banale di un amore fatto a brandelli e il doversi ricordare particolari ormai sbiaditi dall'orrore di un sbaglio durato anni (il mio, a questo punto) fossero arrivate a una fine. Ciò che di definitivo s'aspetta. Quello che oggi è arrivato con un fotogramma abbronzato e sorridente.</div>
<div style="text-align: justify;">
E allora, a pochi passi prima di mettere piede a casa, adesso, una cosa pare essermi definitiva: c'è chi torna dal passato da vigliacco e falla il tempo nella speranza di una risposta positiva, chi, invece, arriva dal futuro, promettendo un presente poco rassicurante e che persevera vecchi sbagli, e chi, pur avendo viaggiato attraverso il tempo (dal non-tempo al tempo-diretto), mi si siede accanto e mi dice «Non preoccuparti, andrà tutto bene. Fidati». </div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Tonf</i>! E la mia mano s'affossa beata fra le sue. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ed è questo il mutamento di cui vi parlo. Quello buono. Un pancia rigonfia di birra, che è discussione prolungata, un cameriere ciondolante, uno sbiascico di troppo. Il passato che si sgonfia. Un bacio covato dentro lo stomaco, ora lievitato, che aspetta lo sgonfiarsi di un'effimera nottata salata, che sa di donna; di te che sei pancia gonfia e risata spontanea. </div>
<div style="text-align: justify;">
E anche se dovessi smagrirmi, a quel paese tutti, spero che le mani di cui vi parlo perseverino nell'afferrarmi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Davvero. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-57536680381121711752014-08-10T18:53:00.000-07:002014-08-10T19:16:45.363-07:00Va, pensiero. Visitammo i musei della Scala. Non riuscimmo a sentirne insieme la musica, su in piccionaia, come desideravo, ma ne godemmo comunque la gioia dei palchi alti e delle poltrone rosso velluto. Adesso, ch'io m'ascolto Verdi in notturna, come se tu mi parlassi, vedo te viverla accanto ad altra anima, seppur sicula, comunque non mia. E non provo più rancore né tristezza, solo vuoto di non essere stato io il tuo affannarti a comprare un abito scuro per accompagnare, di fianco, la mia cravatta nera. Mi dicesti «ti amo» e credo fu sincero, nonostante l'abbandono tuo repentino. E t'amo lo stesso, così t'amerò, e t'ho perdonato tutto, come il mio pensiero va e ti veste, ch'io sciocco ti creda ancora nuda, senza di me, nudo io or ora che non ci sei più; ma sarai vestita dallo sguardo di un altro e di altri ancora, che non sapranno, spero, come si soffra, com'io soffro ancora per te. E dunque «Va pensiero» il mio, immaginando la tua bocca chiusa in un sonno sereno, dov'io non ho più proprietà e non sono autore di tua serenità.<br />
<br />
E Milano l'amo ancora.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7TliM9QNh2RvePLERfFVX9XVrh5LDQhuaMZ7mbRBw6KkA_qQky4XUjUROBEm4FSvTIMQxSdOTfTANzlCCr44zkGcptqxJWHx86H0ge48zIQu2_I-_5bdnh753j_OXp3Mhv3uuMapqQS0/s1600/verdi1900.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7TliM9QNh2RvePLERfFVX9XVrh5LDQhuaMZ7mbRBw6KkA_qQky4XUjUROBEm4FSvTIMQxSdOTfTANzlCCr44zkGcptqxJWHx86H0ge48zIQu2_I-_5bdnh753j_OXp3Mhv3uuMapqQS0/s1600/verdi1900.jpg" height="201" width="640" /></a></div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-23235797218048619242014-08-06T20:24:00.002-07:002014-08-06T20:24:56.436-07:00Al tratto di una matitaIl mio amore per te, e ricordalo bene, è legato al tratto di una matita. Al ricordo di un letto sudato, di un cuscino dalla federa arancio e sgualcita, che adesso mi sembra avere solo immaginato.<br />
La mia memoria uccisa dalla massa pesante dei silenzi.<br />
Ma il mio amore per te, ricordalo bene, ricordalo per me, è ancora qua.<br />
Per te, sempre per te.<br />
Anche se non esisti più.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8zNpZ9BUirP3AeavjLnjeZm7VDP57IOGPZ4bs-quLqoIra1V77QuLOeeKcyeYY_K94JeaWq8ar4K4aTcnqFA_qHbLpIeHSyPD4Vrbs4gec6mhj4dWeUY7x9eTPCZ7mAacdTCNyzC43ek/s1600/Amedeo_Modigliani_030.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8zNpZ9BUirP3AeavjLnjeZm7VDP57IOGPZ4bs-quLqoIra1V77QuLOeeKcyeYY_K94JeaWq8ar4K4aTcnqFA_qHbLpIeHSyPD4Vrbs4gec6mhj4dWeUY7x9eTPCZ7mAacdTCNyzC43ek/s1600/Amedeo_Modigliani_030.jpg" height="320" width="195" /></a></div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-4985431406185461902014-08-05T19:12:00.001-07:002014-08-05T19:20:55.909-07:00Ophelinha...<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ophelinha</span>,</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
la ringrazio per la lettera. Essa mi ha portato dolore e sollievo allo stesso tempo.<span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Dolore perché queste cose addolorano sempre; sollievo perché, in verità, l’unica soluzione è questa</span>: non prolungare oltre una situazione che ormai non trova più una giustificazione nell’amore, né da una parte né dall’altra. Da parte mia, almeno, resta una stima profonda, un’amicizia inalterabile.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Lei non mi negherà altrettanto, vero?</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Né lei, Ophelinha, né io, abbiamo colpa di tutto questo. <span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Solo il Destino ne avrebbe la colpa, se il Destino fosse una persona</span> a cui poter attribuire delle colpe.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il Tempo, che invecchia i volti e i capelli, invecchia anche, ma ancor più rapidamente, gli affetti violenti</span>. La maggior parte della gente, per la sua stupidità, riesce a non accorgersene, e crede di continuare ad amare perché ha contratto l’abitudine di sentire se stessa che ama. Se non fosse così, non ci sarebbe al mondo gente felice. <span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Le creature superiori, tuttavia, sono private della possibilità di codesta illusione, perché non possono credere che l’amore sia duraturo</span>, né, quando sentono che esso è finito, si sbagliano interpretando come amore la stima, o la gratitudine, che esso ha lasciato.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Queste cose fanno soffrire, <span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ma poi il dolore passa</span>. Se la stessa vita, che è tutto, passa, perché non dovrebbero passare l’amore, il dolore e tutte le altre cose che sono solo parti della vita?</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nella sua lettera è ingiusta con me</span>, ma la comprendo e la scuso. Certo l’ha scritta con irritazione, forse perfino con dolore; ma la maggior parte della gente – uomini e donne – avrebbe scritto, nel suo caso, in un tono ancor più acerbo e in termini ancora più ingiusti. <span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ma lei, Ophelinha, ha un meraviglioso carattere</span>, e perfino la sua irritazione non riesce ad essere cattiva. Quando si sposerà, se non avrà la felicità che si merita, certamente non sarà colpa sua.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Quanto a me…</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">L’amore è passato</span>.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Non so che cosa desidera che le restituisca: lettere o che altro ancora.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Io preferirei non restituirle niente, conservare le sue lettere come <span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">il ricordo vivo di un passato morto come ogni passato</span>; come un qualcosa di commovente in una vita quale la mia, in cui l’avanzare negli anni va di pari passo con l’avanzare nell’infelicità e nella delusione.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Le chiedo di non fare come <span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">la gente comune, che è sempre grossolana: che non giri la testa quando ci incontreremo</span>; né abbia di me un ricordo in cui ci sia spazio per il rancore.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
La prego, siamo l’uno con l’altro come due persone che si conoscono dall’infanzia, che si amarono da bambini e, sebbene nella vita adulta seguano altre strade e altri affetti, conservano sempre, in una piega dell’animo, <span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">il ricordo profondo del loro amore antico e inutile</span>.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Per quanto forse “altri affetti” e “altre strade” possano concernere lei, Ophelinha, non certo me stesso. <span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Il mio destino appartiene ad altra Legge</span>, della cui esistenza lei è all’oscuro, ed è subordinato sempre più all’<span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">obbedienza a Maestri che non permettono e non perdonano</span>.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Ma <span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">non è necessario che capisca quanto dico</span>. Basta che mi conservi affettuosamente nel suo ricordo come io, sempre, la conserverò nel mio.</div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fernando</span><br />
<span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span>
<span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">(Lettera alla fidanzata - Fernando Pessoa) </span></div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieW471HLVVs26JDbai6tuYggGtorSQhh3RC8T0CwEG1DSmmOiSywiMuaLhyphenhyphensue-PlXPh7TCrBvrkViWvWgNUpTyj14-gnCJGM3wk72teUb07Di_Uqquenq1Uv-fWtM13430RE8IRkmn_I/s1600/journal-writing.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieW471HLVVs26JDbai6tuYggGtorSQhh3RC8T0CwEG1DSmmOiSywiMuaLhyphenhyphensue-PlXPh7TCrBvrkViWvWgNUpTyj14-gnCJGM3wk72teUb07Di_Uqquenq1Uv-fWtM13430RE8IRkmn_I/s1600/journal-writing.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<div style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4b4b4b; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="background: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span></div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-84621321916125845712014-08-02T20:13:00.001-07:002014-08-02T20:13:14.848-07:00La buonanotte del cavaliere inesistente<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzXcj0qKXz_1NR2tSUgZM1HcUaWCTnIVUfELk6OlhXT-8RyAXis6cLvWqW1UZuvFxCAOP4EcLao8lqo4XeJGjBqV25sNYbNLch9Qi6pRAmmXP8K9PHZQdTfAxiNiEAt8-uJXuMMcxFUN0/s1600/2356331.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzXcj0qKXz_1NR2tSUgZM1HcUaWCTnIVUfELk6OlhXT-8RyAXis6cLvWqW1UZuvFxCAOP4EcLao8lqo4XeJGjBqV25sNYbNLch9Qi6pRAmmXP8K9PHZQdTfAxiNiEAt8-uJXuMMcxFUN0/s1600/2356331.jpg" height="222" width="320" /></a></div>
<div style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px; padding: 0px; text-align: justify;">
Non scrivo una buonanotte da tempo. Non molto, in realtà, ma mi sembra sia passata una vita intera dall'ultima volta. </div>
<div style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px; padding: 0px; text-align: justify;">
Quando scrivo, ormai, sarà vanità o mera abitudine, mi aspetto che qualcuno mi legga; solo che adesso, com'è già successo, spero che il mio lettore sia uno e uno solo, cioè Tu. Forse così non sarà, ma del dubbio, un dubbio che porta una firma di quattro lettere, scriverò ugualmente. </div>
<div style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px; padding: 0px; text-align: justify;">
Tornando a casa ho ascoltato "Normalmente" di Joe Barbieri. Un brano da evitare di questi tempi eppure, senza alcuna presunzione di masochismo, me lo son goduto, cantandolo a squarcia gola. Il mio c<i>oncertino </i>in solitaria. Più le note suonavano, più quelle quattro lettere si palesavano; una "s" e il resto che segue. È così. E più io rifugga certi luoghi, certi pensieri e certi brani, più i miei giorni calpestano sempre lo stesso sentiero. Lo so, è sbagliato, ma non ho mai avuto quella forza d'animo (mio Dio, chi ce l'ha?) di sorpassare, di evitare quello che andrebbe ignorato. Forse tu, a quanto ho capito, ce l'hai... </div>
<div style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px; padding: 0px; text-align: justify;">
Da molto tempo, ormai, non so più quale luce accenda i tuoi occhi, se una luce c'è ancora, e chi, non guardando sbadatamente le tue orecchie meravigliose, ti racconti nuove storie. Chi, nonostante l'insorgere di quest'estate zoppa e confusa estate, ti accarezzi le guance, quel lunghissimo braccio che tieni, o faccia qualche stupida battuta, che a volte costa caro, sulla tua frangetta che tieni lì, fissa e immutabile, per nascondere il tuo nervosismo. E spero ancora che nessuno conosca, come me, quel tuo neo sul piede... </div>
<div style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px; padding: 0px; text-align: justify;">
Più passa il tempo e più sento sfiancarsi l'addolcirsi dei ricordi, dello sforzarmi di far risuonare la tua voce nelle mie orecchie, nel nominare quell'ortaggio che sembrava definire, con un tratto deciso della tua matita, i nostri volti; gli stessi volti che hai disegnato tu e che lo hai, di proposito, fatto firmando il tuo volermi a ogni costo.</div>
<div style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px; padding: 0px; text-align: justify;">
Lo so, sono ridicolo. Scrivo sempre degli ultimi ottocento e otto giorni di sudore sopportato, scambiato, amato, ma che vuoi? Sono fatto così, lo sapevi prima e anche adesso, probabilmente, ne sei ancora più cosciente. Un bacio lungo tutti questi giorni... un sentimento finito dopo l'aver sentito insieme una lingua francofona. </div>
<div style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px; padding: 0px; text-align: justify;">
Si scappa, si cambia, si fugge, si smette di volersi bene (non per me, mai) ma un naufrago, un Ulisse come me, non potrà mai distruggere e fare a brandelli l'idea di una Itaca, che penso sia tu, nella quale ritornare costi quel che costi. Ma forse tu sei quell'Itaca di cui mi parlano sempre tutti, quell'isola che si muove, si stacca, si stufa e vuole perdersi per le acque salate mediterranee. Io, invece, sono quell'omino barbuto che a stento riesce a tenere la rotta, una rotta fissa, che riporti, se pur con barba grigia e salata, il petto e il resto del corpo sopra la mia terra. </div>
<div style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px; padding: 0px; text-align: justify;">
Ma l'ora è tarda, il giorno pare uscire la testa tronfio, e mi tocca dover mantenere l'ennesima promessa: quella di augurarti una buonanotte prolissa ma sincera. E quindi, ora che sento i primi cinguettii, m'è d'obbligo lasciarti, ancora una volta, ma senza quella promessa che un tempo, almeno per me, dura ancora oggi e che non posso più comunicarti, perché pare che tu non ci creda mai più.</div>
<div style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px; padding: 0px; text-align: justify;">
Notte, davvero. </div>
<div style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px; padding: 0px; text-align: justify;">
sempre tuo, </div>
<div style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px; padding: 0px; text-align: justify;">
come allora,</div>
<div style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px; padding: 0px; text-align: justify;">
come a ogni febbraio, </div>
<div style="font-family: 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 16px; padding: 0px; text-align: justify;">
Hanky. </div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-57552824014917822032014-07-30T11:06:00.002-07:002014-07-30T11:06:42.039-07:00All'alba<div style="text-align: center;">
Navigando</div>
<div style="text-align: center;">
all'alba</div>
<div style="text-align: center;">
vidi il mare calmarsi</div>
<div style="text-align: center;">
e toccandomi gli occhi</div>
<div style="text-align: center;">
mi resi conto</div>
<div style="text-align: center;">
che l'orgoglio ci aveva ucciso</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
E non rimasero che croste di sale sul tuo ricordo dolce ormai perduto</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-b7H8aROBpkIIBlkz8N0df7-7aTz40VBD4GBNBCj1Es7SjiMUVq4jZa1fJ5jjKPxYrrgRu5oYy4jA_f8QFrSnPbSv8hlpQkIYjVawMAG813UNk7IOXQfshP5Dyxh-4f7On4xDnzRk-Ys/s1600/24_a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-b7H8aROBpkIIBlkz8N0df7-7aTz40VBD4GBNBCj1Es7SjiMUVq4jZa1fJ5jjKPxYrrgRu5oYy4jA_f8QFrSnPbSv8hlpQkIYjVawMAG813UNk7IOXQfshP5Dyxh-4f7On4xDnzRk-Ys/s1600/24_a.jpg" height="220" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-89247154769920757392014-07-17T09:18:00.001-07:002014-07-17T09:21:56.703-07:00L'anno a tre stagioni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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Una volta ho conosciuto una ragazza, il cui valore era meno di una donna e poco più di una cagna, che aveva paura degli anni bisestili. </div>
<div style="text-align: justify;">
«Non li capisco e io non riesco più a contare il ciclo del mio ciclo» mi disse. </div>
<div style="text-align: justify;">
La lasciai parlare. Andò avanti con quella storia per due ore buone e cattive. Buone perché ero ancora in piedi e cattive per averle sprecate con quel mignottauro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non la rividi più. Per fortuna. </div>
<div style="text-align: justify;">
Però, anni dopo (espressione che per un uomo come me può voler dire "dai tre giorni ai 24 mesi, data la mia scarsa percezione del tempo), ragionai su questa fobia bisestile e mi trovai spiazzato quando scoprii di avere anch'io una paura terribile per un particolare tipo di anno; quello a tre stagioni. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mi spiego. C'erano anni pieni, gonfi, obesi, con quattro stagioni inanellate con precisione, soddisfazione, benedizione, e idealizzati così:</div>
<div style="text-align: justify;">
La primavera: era un bacio con la lingua ma senza sbavature. </div>
<div style="text-align: justify;">
L'estate: era come stare sotto le lenzuola con Claudia Schiffer ma senza lenzuola per via del caldo. Era come stare sopra il materasso, insomma.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'autunno: puntuale come una brutta notizia accompagnata da altre cesse di brutte notizie, il mio compleanno arrivava scalciando, ma qualche regalo umano mi rimetteva in pace col mondo. </div>
<div style="text-align: justify;">
L'inverno: non ricordo mai i miei inverni. Di solito dormo fino alla primavera. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma quell'anno, così poi come altri anni a venire, si palesò quello a tre stagioni. Un nano maledetto, sgorbio e a cui gli puzzava l'alito. Monco dell'estate, per gli altri era un figone alto, brillante e ben dotato artisticamente sotto alla patta. Per me no. Mi faceva schifo e con quel piccolo problemino di fogna intestinale, mi dormiva madido di fianco e non riuscivo a non pensare che in quella stagione Claudia Schiffer doveva starea sopra il materasso di un altro, sotto le lenzuola di un fantasma o di fianco, sudata, a chi aveva avuto l'anno ciccione dalle quattro stagioni. </div>
<div style="text-align: justify;">
Degli anni bisestili non avevo paura, no e quella era veramente una mezza cagna scriteriata... avevo terrore dell'anno a tre stagioni. E l'unica cosa da fare era tapparmi il naso fino al mio compleanno e evitare di dormire. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-84161088988587238802014-07-16T17:19:00.004-07:002014-07-16T17:21:19.155-07:00Nel cielo dei bar<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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C'è chi lascia suonare un disco, brano dopo brano, e chi salta freneticamente da una canzone all'altra, da un disco a un altro. C'è chi corre per dimagrire e conta i chilometri fatti e chi lo fa per disintossicare il fisico dai veleni della vita quotidiana. C'è chi parla di una cosa a caso, purché il tono di voce sia quello giusto e chi sta zitto, con le labbra incollate al bordo del suo bicchiere, rispondendo alla notte con lo sguardo da duro. C'è chi preferisce sedersi all'angolo estremo di un pub per poter avere tutto sotto controllo e chi sta in piedi, al bancone, dando le spalle agli sconosciuti, che poi sconosciuti non sono mai. C'è chi scrive per malinconia, per una ferita aperta e chi per un ricordo passato, una chiave di lettura del presente o una smorfia sorniona per l'odore che avrà l'avvenire. E poi ci sono io, con un sigaro in mano, un bicchiere mezzo pieno nell'altra che osservo quello che rimane della gente, di chi è andato via, a Teo, al profumo di un'onda ormai dissoltasi e di quanti giorni sono passati credendomi quello col guizzo giusto, di aver lasciato il segno nel petto di qualcuno, un marchio sulle sue pupille, di aver perso la vista per un caschetto rosso venuto da lontano, e che alla fine, invece, d'un tratto, rendersi conto che l'unico segno ch'io ho lasciato è un cerchio bagnato, tatuato su un tavolo qualunque e un posacenere pieno di cenere di discorsi già fatti e che prima o poi qualcuno svuoterà in un puzzolente sacchetto dell'immondizia. E allora, gente, ci vendiamo al fondo di un bicchiere. Il mio inferno; il mio paradiso. Il mio cielo dei bar.Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-60333335793244770612014-06-26T13:07:00.001-07:002014-06-26T13:07:12.122-07:00Quel posto che sta tra il sonno e la veglia<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; background-color: white; color: #141823; font-family: Helvetica, Arial, 'lucida grande', tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: 15.3599996566772px; orphans: auto; text-align: left; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px;">
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<div style="margin: 0px 0px 6px; text-align: justify;">
«Sai quel posto che sta tra il sonno e la veglia, dove ti ricordi ancora che stavi sognando? Quello è il luogo dove ti amerò per sempre». (<span style="line-height: 1.38;">James Matthew Barrie, “Peter Pan”)</span></div>
<div style="margin: 0px 0px 6px; text-align: justify;">
<span style="line-height: 1.38;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div style="margin: 0px 0px 6px; text-align: justify;">
<span style="line-height: 1.38;"><br /></span></div>
</div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-569310586649629960.post-37114850860197281432014-06-24T14:12:00.001-07:002014-06-24T14:12:22.227-07:00Per te<div style="text-align: center;">
Pioverà</div>
<div style="text-align: center;">
non tornerai</div>
<div style="text-align: center;">
non scriverai</div>
<div style="text-align: center;">
mi manchi</div>
<div style="text-align: center;">
sempre<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Alberto Minnellahttp://www.blogger.com/profile/03879091690251960238noreply@blogger.com0