martedì 29 novembre 2011

Night and Day

Le donne. Le donne sono esseri fenomenali. Riescono ad abbindolarti come un cretino nel giro di un secondo. Sono bellissime, tenere, perfide. Hanno occhi che ti dipingono e ti colorano intere giornate che tu ostini a tenere in bianco e nero, serate, anche solo delle ore se è concesso. Per esempio; una notte, un tipo eccentrico e improbabile, esce a sbollentare un po' la tensione, si siede al bancone ed ordina da bere. Campo, sul suo volto. Controcampo, e spunto io. Se fossi in un film di Petri, adesso, ci sarebbe un campo largo. Nell'inquadratura le nostre due schiene. Uno sfondo, il bancone, e noi due. Ordino da bere anch'io. Silenzio. Poi "l'eccentrico" ruota collo e spalla e si ferma. Le vede.  "Sono lì e sono bellissime". “Scusi?", rispondo. "Le donne. Non le vedi? Quelle laggiù. Sono bellissime". Non ha gusti particolari. Per lui sono e rimangono meravigliose. Tutte. E ci farnetica pure sù. Cosa bevono, cosa mangiano, quale musica amano ascoltare. Quante volte nell'arco di una giornata riescono ad imprimere la loro falsa depressione in un paio di minuti netti, ma fondamentali per qualsiasi decisione di vita. "Il tizio che parla con loro, lì in fondo ai tavoli", mi fa notare con il suo mento, alzandolo e abbassandolo velocemente - "proprio all'ultimo tavolo del pub, davanti a quella bellissima mora, sembra dirle chissà quali meraviglie... Macché, quello dice solo fesserie. E loro stanno lì che ascoltano. Perchè sono fatte così. Nonostante tu si un emerito coglione."
"Un altro bicchiere, grazie". E rimane lì seduto, quell'umanoide. E' sempre lui, ammaliato da tutto e tutti. "Sono splendide". E io zitto. "Creature fuori dal normale. Avessero vinto loro? Bah, poco importa. A loro è ancora concesso fermarci per qualche secondo e prenderci per fessi per quel poco di tempo che basta per farti impazzire del tutto".
"E' facile!" gli dico. "Basta un gesto semplicissimo: ruoti collo e spalla e te le vedi proprio lì. Non c'è possessione che tenga. Giusto?"
"Finisci il tuo drink che andiamo via", dice.
Giro il collo, questa volta, verso il portafogli e pago. Buonanotte signora malinconia.   
Il solito Hanky

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