giovedì 24 novembre 2011

Old-fashioned a gogò...


Un inizio di autunno davvero splendido. Da bere non manca, gli amici neanche. Questo è il periodo che preferisco, ma non per le piogge o per il grigiume delle giornate.
Questi sono i mesi in cui ci si prepara per un nuovo anno; le speranze avanzano, anche se poi non arrivano mai le vittorie. Poco male. Il bicchiere è sempre pieno, fino a fine serata, almeno. E un paio d'occhi belli da guardare li trovi sempre.
Muore Mercury, muore Lennon. E si passa il tempo a festeggiare, inneggiare e rivangare musica e periodi che non torneranno più. Siamo i nostalgici della musica ed è giusto che sia così. Se non altro, si ha l'occasione sui social network (e nei propri salotti) di rispolverare un po' di buona e vecchia musica e fanculo a chi cinicamente borbotta con le solite lagne del "ora che è morto lo ricordiamo tutti". Si, forse è vero, ma non per tutti. E poi che male c'è nel capire, scoprire o ricordare grandi imprese umane, perchè è questo che sono,  come "A night at the opera" o "Imagine" o "Led Zeppelin II"; cose che non ci ricapiterà più di risentire se non ricomprando i dischi o spulciando titoli su titoli su Youtube.
Anche questo è amore. Il bisogno di melodie nostalgiche, come quando ti ricordi di una frase detta mille anni fa che per puro caso ti ha sbilanciato verso il baratro più dolce, come quello dei sentimenti (mannaggia a loro), è sempre il segno che la tua vita non è del tutto perduta. Altro Old-fashioned" altra corsa.
Amici, bancone e sigarette.
"Ho l'accendino nuovo" - dico io.
"Altra birra?" - mi sussurra un amico; e tutto va bene.
Niente può andare male. Almeno stasera.
Non piove neanche. Va tutto bene. Ora non manca che fare una carrellata d'occhi e chi s'è visto s'è visto.
Il solito Hanky

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