domenica 11 maggio 2014

Ciao, non mi conosci e quando ti scrivo sembra anche a me di non conoscermi.

Ciao, non mi conosci e quando ti scrivo sembra anche a me di non conoscermi.
Ti ho vista l'altro giorno, al pub, avrei voluto bussare sulla tua spalla, ma ho avuto vergogna.
Qualcuno, fra gli amici che ti ronzavano intorno, ha fatto il tuo nome. Non spaventarti. Non voglio incontrarti e interferire nella tua vita. Vorrei poterti raccontare di me. Magari ogni tanto. Mi piacerebbe darti qualcosa che altrimenti non saprei a chi dare. Intendo, qualcosa che non immaginavo si potesse dare a un estranea. Non sentirti in dovere di rispondermi, probabilmente mi sono sbagliato sul tuo conto. Ma se sei tu quella che ho visto stringersi nella braccia con un cauto sorriso, allora capirai. Solo una cosa voglio chiederti: ti va di essere per me il coltello? Ho la sensazione che ogni altra parola sia superflua. Adesso tocca a te.

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