sabato 10 maggio 2014

Ciao ciao bambina

Scrivo adesso, di notte, come non mi capitava da tempo. Ho paura che il demone di Hanky prenda di nuovo possesso della mia mente. Ho provato ad accendere il tasto della ragione ma mi è difficile. Del resto, quando la partita è giocata dalla squadra della ragione da un lato e quella del sentimento dall'altro, è sicuro che quella dell'amore vincerà. Ma spesso si scommette sul campionato vinto dalla ragione e così non sarà. Perché? Me lo chiedo ancora. Non so dirvelo, ma nella mia vita hanno perso, sempre, entrambe. Un pianto comune, una sconfitta comune. Le cose non tornano mai, l'amore non torna e neanche la ragione, che in questi casi ha fatto un biglietto di sola andata per dimenticolandia. Ho girato le maniche alla camicia, bevuto con gli amici. Ho perfino fatto qualche battuta cinica. M'è sembrato di non farla io. Che non sia uscita dalla mia bocca. E allora che fare? Partire? Trovarsi lì, con gli occhi da pesce in asfissia e perdere per la seconda volta. Non so neanche questo. So che il senso dell'appartenenza vince ragione e amore. Allora è questo che ha vinto stasera. Una vittoria che mi fa sentire, comunque, perdente. Una follia per amore è permessa. Sì, ma quale follia? Amare ancora? Spero di sì. Ma mi tocca essere spettatore, questa volta. Ancora una volta. E non dormirò, neanche oggi. Chissà per quanti oggi ancora.


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