domenica 23 dicembre 2012

Questa non è una pipa


Noi fumatori di pipa, anche se s'indossa una certa età, siamo sempre oggetto di una piccola e leggera derisione pubblica. Si pensa erroneamente spesso che sia una cosa da vecchi. Datata o peggio ancora, desueta. Nessuno sa, invece, che di "vecchi" con la pipa non ce ne sono più. Parlate voi, fumatori esclusivi di sigarette, che dell'oggetto in sé poco v'importa, perché lo buttate con menefreghismo sulla schiena dei marciapiedi, e bruciate tabacco e polmoni. E lo pestate, arroganti e volgari, pur di spegnerlo.
A noi fumatori di pipa, pipari, pipaioli e pipisti, interessa gustare, assaporare, odorare e nobilitare la riflessione attraverso i tabacchi. E per farlo bisogna studiare, innamorarsi e appassionarsi.
Quando finisci di fumare una pipa non la butti mica. La tieni, la conservi. La riponi in tasca, ancora calda come un'amante dopo l'amplesso. E come tale la curi. Ogni volta. Ogni santa volta che vuoi fumarla. Per noi la pipa è una compagna. Una sorta di complice. Silenziosa e affascinante. E questo vizio, questo modo di nobilitare il tabacco, non ce l'ha nessuno. Né il fumatore di sigarette né quello di sigari. Tenetevi per voi i vostri insignificanti e traboccati giudizi. Tanto un fumatore di pipa lo fisserete sempre. Sarà sempre al centro dell'attenzione; la vostra. Perché è una setta per voi, per noi. Perché non è un colpo di accendino e via. Perché si può pure stare zitti e soli e goderne come se si fosse Dio.

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