giovedì 17 luglio 2014

L'anno a tre stagioni


Una volta ho conosciuto una ragazza, il cui valore era meno di una donna e poco più di una cagna, che aveva paura degli anni bisestili. 
«Non li capisco e io non riesco più a contare il ciclo del mio ciclo» mi disse. 
La lasciai parlare. Andò avanti con quella storia per due ore buone e cattive. Buone perché ero ancora in piedi e cattive per averle sprecate con quel mignottauro.
Non la rividi più. Per fortuna. 
Però, anni dopo (espressione che per un uomo come me può voler dire "dai tre giorni ai 24 mesi, data la mia scarsa percezione del tempo), ragionai su questa fobia bisestile e mi trovai spiazzato quando scoprii di avere anch'io una paura terribile per un particolare tipo di anno; quello a tre stagioni. 
Mi spiego. C'erano anni pieni, gonfi, obesi, con quattro stagioni inanellate con precisione, soddisfazione, benedizione, e idealizzati così:
La primavera: era un bacio con la lingua ma senza sbavature. 
L'estate: era come stare sotto le lenzuola con Claudia Schiffer ma senza lenzuola per via del caldo. Era come stare sopra il materasso, insomma.
L'autunno: puntuale come una brutta notizia accompagnata da altre cesse di brutte notizie, il mio compleanno arrivava scalciando, ma qualche regalo umano mi rimetteva in pace col mondo. 
L'inverno: non ricordo mai i miei inverni. Di solito dormo fino alla primavera. 
Ma quell'anno, così poi come altri anni a venire, si palesò quello a tre stagioni. Un nano maledetto, sgorbio e a cui gli puzzava l'alito. Monco dell'estate, per gli altri era un figone alto, brillante e ben dotato artisticamente sotto alla patta. Per me no. Mi faceva schifo e con quel piccolo problemino di fogna intestinale, mi dormiva madido di fianco e  non riuscivo a non pensare che in quella stagione Claudia Schiffer doveva starea sopra il materasso di un altro, sotto le lenzuola di un fantasma o di fianco, sudata, a chi aveva avuto l'anno ciccione dalle quattro stagioni. 
Degli anni bisestili non avevo paura, no e quella era veramente una mezza cagna scriteriata... avevo terrore dell'anno a tre stagioni. E l'unica cosa da fare era tapparmi il naso fino al mio compleanno e evitare di dormire. 

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