giovedì 26 aprile 2012

A qualcuno piace falso

Non so voi, ma io ne ho abbastanza. Se i potenti possono permettersi di devastare le buste paga dei lavoratori, non dovrebbero, di certo, abbondare con acquisti inutili riguardo "auto-blu" e quant'altro. Da qui si capisce che la sensibilità del mondo (quella pubblica, mostrata) pare aggiungere al significato del sostantivo "falso" qualcosa in più. E' come se cambiassero i nomi di ogni cosa. Come se, al bancone, ordinassi un whisky e mi servissero una pinta di birra. Sbarelli, urli e t'incazzi. O forse no. Forse, come capita a chi possiede il "nuovo" gene italiano, stai zitto. Ti lamenti con la persona che ti fiancheggia a destra e predichi una moralità insulsa con quello che ti fuma in faccia.
C'è qualcosa che non funziona e questa non è una novità. Adesso, però, funziona ancora peggio. O meglio, mi spiego. Secondo una logica calata dal pianeta Plutone, tutto sembra essere sbagliato ma giustificabile. Per esempio; in meno di cento metri, un bicchiere di scotch varia il suo prezzo di vendita dai quattro ai dodici euro. Tutto normale, direte voi. "Dipende dalla marca e dall'utenza dell'esercizio commerciale", direbbero alcuni amici miei. E' vero. Questa è una norma, logica. Ma la verità è che tu in realtà compri sempre la stessa marca, ma per qualche strano e assurdo motivo, una bevuta ti devasti o meno il conto in banca. E' logico, dicevamo, ma sapete dirmi se è "giusto"? Ok, la giustizia non è matematica e non è applicabile in ogni parte del mondo. Ma qui pare che anche i sentimenti siano aumentati di prezzo. Alcuni, addirittura, sono deprezzati, quando dovrebbero essere merce rara.
Non lo so, a me pare che ci sia una sorta di anarchia giustificata. Gli astemi (e parlo anche dei cinici naturali) sono e si ritengono esenti da meccanismi contorti del genere. Uno è uno e due sono due. Io, invece, penso uno e mi fanno ragionare come se fosse un quattro. Da un dispari a un pari. Da popolo ad affarista singolo. A me, tutto questo, non piace.
Chiudo, scolo l'ultimo bicchiere e vi lascio. Ogni mondo è un mondo a sé e ogni uomo è un pianeta a parte. Scegliete voi in quale vivere.
Il vostro tannico,
Hanky.

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