sabato 5 aprile 2014

Sul principio di indeterminazione


Essendo un campione di paragoni strampalati (nel 1973 m'hanno dato pure il Pulitzer per questo) stavo riflettendo sul principio di indeterminazione in relazione all'uomo (due cose facili facili). In soldoni, Heisenberg afferma che è impossibile misurare con esattezza sia la posizione che la velocità di una particella, perché quanto più si cerca di definire con precisione una delle due variabili tanto più diventa impredicibile la misura dell’altra. È una conseguenza naturale della duplice natura delle particelle. 
Ecco, mi faccio persuaso che anche l'uomo abbia una duplice natura (costante in ogni essere umano) e si ostina, inconsciamente, a perseverare in un errore di calcolo, perdendo di vista la misura di una delle sue due parti, sbilanciandosi a favore dell'altra. Così ha origine il sentimento del razzismo, il PD e la mia malattia mentale.



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