martedì 20 dicembre 2011

Una lacrima per Hanky

Metti che una sera esci con il tuo migliore amico, chiacchieri, bevi, decongestioni le tue mani con qualche scotch a portata di mano (perché fuori fa un freddo che non vi dico) e che poi ti ritrovi solo con li tuo bicchiere ancora pieno e che da fumare ancora ne hai. Metti che l'oste ti passa i Beatles e per te va bene così. Prendi, poi, cinque minuti della tua vita in cui, seduto come un cagnolino in dormiveglia sotto alle gambe del padrone, sei al bancone e ti accorgi che qualcosa non va per il verso giusto. Non per te, attenzione, ma per chi, per un paio d'anni, ti ha servito da bere e a cui tu hai chiesto di sorridere ad ogni drink servito. Metti che, dopo mezzo pacchetto di sigarette (perché stasera hai i soldi precisi precisi per poter comprare un pacco di Marlboro) ti viene voglia di chiacchierare con un paio di vagabondi e che poi non ti vada più. Aggiungi che hai urgente bisogno di avvicinarti al bagno, per ovvi motivi, e ti trovi ad estorcere la verità da chi, pochi minuti prima, è scappato da qualche parte per rifugiarsi, e che ora sta ultimando la sua giornata di lavoro. Includi pure il fatto che, quando hai raggiunto la "zona bagno" ti si amplifica un'umanità poco tua, tanto da chiedere - "come stai tesoro?" e per risposta ricevi fumi di lacrime tanto da estorcere a forza la verità (che era meglio non saperla). Metti che arrivi per sotterfugi a capire cosa succede, tanto da regalare, in un attimo di estrema sensibilità, un abbraccio che non servirà di certo a nessuno dei due ma che, per puro egoismo e per affetto infinito verso chi ti droga con l'alcol, sera dopo sera nella sua vulnerabilità, ti serva a capire le cause del suo dolore. Metti che tu hai bevuto come un forsennato e che vuoi tornare a casa e che dopo l'ultima sigaretta dici "se piangi di nuovo ti mollo un cazzotto" mentre stai guadagnando la fine del bancone. Aggiungici pure che fuori piove (cacchiarola quanto piove) e che tu corri con le tue Clarks nere, fino alla macchina bestemmiando come un turco italiota. Metti che ora hai sonno e che hai capito che va bene l'affetto, ma un abbraccio a te non l'ha regalato mai nessuno. Metti pure che fra un anno esatto ci sarà la fine del mondo. Ti dico solo che, adesso, che ho le dita calde e ti scrivo, un bicchiere d'alcol non vale mai quanto un sorriso di una persona cara. Soprattutto se contornato da occhi tenerissimi e sinceri (e provocato a forza, quasi estorto).
Notte gente.
Il solito Hanky

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